Attività
Esercitazione “I 4 elementi”

Esercitazione “I 4 elementi”

Il 29 ottobre 2022 si è svolto presso il Campovolo “Palazzone di Narni” l’evento dedicato all’esercitazione interregionale di Prociv Arci coordinati dal Presidente Lorenzo Filiberti e dal direttore del Gruppo Volo Paolo Aldini.
Arrivati al mattino alle 8:30, dopo la registrazione all’evento si è passati a osservare tutti i mezzi in campo, un elicottero, velivoli ultraleggeri, deltaplani, parapendio a motore, droni, hovercraft, Quad da primo soccorso, ambulanze, gruppo cinofili, gruppo sommozzatori, pickup antincendio. Erano presenti gruppi provenienti da diverse regioni di tutta Italia, da Roma oltre a Brigata Garbatella erano presenti Arvalia e Roma sud 405, molte altre realtà regionali come Caprarola, Avalon, ma anche dalla Puglia e dal Nord italia. Da sottolineare la presenza di ragazzi molto giovani.
E’ intervenuto anche il Presidente regionale, nonché vice presidente nazionale di Prociv Arci Alessandro Maietto.

Il coordinatore regione Lazio Alessandro Maietto

Successivamente è stato possibile assistere a una simulazione di un evento di emergenza che coinvolgeva tutti i mezzi a disposizione. Nello specifico si riceveva un allarme concernente la ricerca di un soggetto che poteva compiere un atto di autolesionismo nei pressi del vicino lago di Recentino. Contestualmente si attivavano in pochi secondi il Gruppo Sommozzatori e il gruppo Anfibio di Prociv Arci, supportati da 3 hovercraft in grado di spostarsi rapidamente e indifferentemente sia su terreni accidentati che su specchi d’acqua. Alla ricerca partecipavano pure Droni e velivoli ultraleggeri, i Quad e i cani da ricerca in superficie. Una volta localizzato il soggetto, rinvenuto in gravi condizioni, veniva comunicata immediatamente la posizione all’ambulanza della croce rossa che lo recuperava in una zona accessibile vicino il lago e lo trasportava fino al punto in cui era atterrato l’elicottero per caricarlo ed effettuare il trasporto di urgenza presso l’ospedale attrezzato per questo tipo di emergenza medica. Si è passati quindi a delle dimostrazioni nell’utilizzo di tutti i mezzi, e dei cani da ricerca del “Team Mirò”, in particolare i cani sono addestrati per rimanere ordinati e attivarsi quando viene loro richiesto, sono altresì in grado di salire in maniera ordinata e secondo le procedure di sicurezza presso tutti i mezzi disponibili: sono rimasti ordinati in posizione all’atterraggio dell’elicottero e in posizione bassa pronti a imbarcarsi al momento indicato. Poi breve dimostrazione dei cani nel localizzare soggetti in difficoltà, a terra sotto una coperta, rilevandone prontamente la posizione e segnalandola. E’ stato inoltre possibile, per chi avesse voluto, e fosse stato ritenuto idoneo dal pilota, in maniera ordinata, effettuare un volo sul deltaplano a motore, le condizioni meteo erano ottime. Per chi voleva c’era la possibilità di effettuare un trasporto mediante gli hovercraft, c’è da notare che per fermare l’hovercraft mentre rimane sollevato c’è da eseguire un “testa coda” e produrre quindi per un attimo una spinta contraria.

Stefano pronto al decollo

Al termine di questa attività abbiamo assistito a una dimostrazione su come effettuare lo spegnimento di una vasca incendiata: per rispettare le normative di sicurezza per la prova, una vasca metallica è stata riempita di acqua, una bombola di gas GPL collegata a dei tubi alla sua base fanno passare il gas attraverso l’acqua e poi è stato incendiato. Dopo aver indossato obbligatoriamente i DPI necessari all’intervento, divisa e guanti in Nomex e Kevlar, elmetto, stivali, si impugna fermamente l’estintore a CO2 (anidride carbonica), si fa una piccola prova a terra per verificarne il corretto funzionamento, ci si avvicina alla vasca infuocata leggermente abbassati e stabili sulle gambe, si punta il getto dell’estintore PARALLELO all’acqua e mentre si attiva l’estintore si effettua un rapido movimento laterale, la fiamma si spegne in un secondo, sia perché la co2 elimina l’ossigeno sia perché abbassa la temperatura, un buono spegnimento non provoca alcuna caduta a terra dell’acqua contenuta nella vasca: ci si allontana camminando all’indietro e tenendo sempre a vista diretta la vasca anche se è stata spenta per eliminare il rischio che si riaccenda alle nostre spalle. Gli estintori, sia a sabbia che a co2 non vanno MAI impiegati contro le persone anche se abbiano preso fuoco perché possono causare danni molto gravi alle persone e richiedere una chirurgia molto invasiva fino alle ossa. Una persona che si agita infuocata va presa alle spalle e avvolta con una coperta possibilmente ignifuga (o una giacca), successivamente va invitata o obbligata mediante sgambetto controllato a buttarsi subito a terra. I residui di abbigliamento bruciato non vanno mai toccati ma lasciati addosso perché togliendoli si rischia di portare via la pelle del paziente, questa operazione sarà eseguita in sicurezza solo presso il centro ustionati dal personale medico specializzato. Lo spegnimento della vasca infuocata si può eseguire anche mediante l’apposita coperta ignifuga, quest’ultima va presa da terra in due persone, arrotolandola avendo i pollici esterni e ruotando in maniera da proteggere mani e polsi degli operatori, si fa scivolare in orizzontale la coperta sulla vasca e si aspetta che l’ossigeno sparisca e la fiamma, di conseguenza, si spenga.Al termine di questa attività abbiamo assistito a una dimostrazione su come effettuare lo spegnimento di una vasca incendiata: per rispettare le normative di sicurezza per la prova, una vasca metallica è stata riempita di acqua, una bombola di gas GPL collegata a dei tubi alla sua base fanno passare il gas attraverso l’acqua e poi è stato incendiato. Dopo aver indossato obbligatoriamente i DPI necessari all’intervento, divisa e guanti in Nomex e Kevlar, elmetto, stivali, si impugna fermamente l’estintore a CO2 (anidride carbonica), si fa una piccola prova a terra per verificarne il corretto funzionamento, ci si avvicina alla vasca infuocata leggermente abbassati e stabili sulle gambe, si punta il getto dell’estintore PARALLELO all’acqua e mentre si attiva l’estintore si effettua un rapido movimento laterale, la fiamma si spegne in un secondo, sia perché la co2 elimina l’ossigeno sia perché abbassa la temperatura, un buono spegnimento non provoca alcuna caduta a terra dell’acqua contenuta nella vasca: ci si allontana camminando all’indietro e tenendo sempre a vista diretta la vasca anche se è stata spenta per eliminare il rischio che si riaccenda alle nostre spalle. Gli estintori, sia a sabbia che a co2 non vanno MAI impiegati contro le persone anche se abbiano preso fuoco perché possono causare danni molto gravi alle persone e richiedere una chirurgia molto invasiva fino alle ossa. Una persona che si agita infuocata va presa alle spalle e avvolta con una coperta possibilmente ignifuga (o una giacca), successivamente va invitata o obbligata mediante sgambetto controllato a buttarsi subito a terra. I residui di abbigliamento bruciato non vanno mai toccati ma lasciati addosso perché togliendoli si rischia di portare via la pelle del paziente, questa operazione sarà eseguita in sicurezza solo presso il centro ustionati dal personale medico specializzato. Lo spegnimento della vasca infuocata si può eseguire anche mediante l’apposita coperta ignifuga, quest’ultima va presa da terra in due persone, arrotolandola avendo i pollici esterni e ruotando in maniera da proteggere mani e polsi degli operatori, si fa scivolare in orizzontale la coperta sulla vasca e si aspetta che l’ossigeno sparisca e la fiamma, di conseguenza, si spenga.

Esercitazione di spegnimento

Dopo la pausa pranzo si è provveduto ad effettuare la premiazione dei presenti, mediante attestato, zainetto, penna, gettone per i partecipanti e un medaglione per tutto il proprio gruppo.

Stefano e l'ambito medaglione

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